Parco lineare costiero
Parco Urbano alla Mazzarrona
- Luogo
- Quartiere Mazzarrona, Siracusa Italy
- Anno
- 2015
- Committente
- Comune di Siracusa
- Gruppo di progetto
- Andrea Cutrale; Liliana Adamo; Raffaello Buccheri; Claudia Cosentino; Dario Felice; Carmelo Rizzo; Orazio Saluci; Luca Sipala; Marco Tripi; Santi Valenti;
- Esito
- Vincitore
Il progetto si trova all’interno della “Biblioteca aperta” – futuro “Parco delle Mura Dionigiane”- la cui presenza, nel tratto in questione, si percepisce come sottile premonizione più che come consistenza fisica. Il tratto marittimo delle mura sembra essere limitato e disperso sul litorale roccioso, con affioramenti eccezionali. Cercare di intrattenere un dialogo creativo con il passato vuol dire provare ad essere contemporanei, questo è l’approccio di progetto che prova a rispondere al tema principale del Parco Lineare Costiero: “ il dialogo tra antico e contemporaneo, tra memoria e innovazione”. Il progetto del comune di Siracusa dal titolo “ReBuilding the future – Spunti d’arte contemporanea per trapassare il futuro del territorio” suggerisce la messa in atto di strategie e tattiche docili in grado di accendere il dialogo negato tra la periferia del cemento – da noi schematizzata attraverso il suo carattere peculiare dettato dalle zolle urbane – e il litorale roccioso dai vantati pregi ambientali e paesaggistici. Le strategie docili possono innescare tattiche aperte al contributo individuale – quindi mirate ad alimentare il senso di appartenenza e di proprietà collettiva dei luoghi – e ad innescare dinamiche d’uso suscitate da gesti architettonici nati dalla lettura delle tracce fisiche, passate e attuali. I tre ambiti del bando sono tenuti insiemi da azioni di trapasso del futuro e da una rinnovata economia di pensiero ripescata dai gesti dell’architettura minore che presidiava il sito prima dell’espansione edilizia. Per mettere a sistema i 3 ambiti descritti dal bando abbiamo nominato il bordo di separazione tra periferia e litorale, disegnato dal Prg, bordo della schizofrenia, bordo che separa due punti di osservazione opposti ma complementari: la vista dal mare e la vista dalla periferia. La separazione netta che si è venuta a creare ha prodotto un paesaggio di scarto – non degradato ma difficilmente fruibile – stretto dalla morsa della ex linea ferrata che come un laccio emostatico stacca e isola il litorale roccioso dalla degradata e afosa periferia del cemento. L’ex ferrovia – oggi nastro dell’attuale pista ciclabile – attraversa questo paesaggio rude, aspro, accidentato, usato come fuori pista dagli spericolati della BMX.