Il Farm Cultural Seeder vola in cerca di una ambiente da colonizzare. Quando una reazione chimica trasforma la superficie dell’uovo, si contrae e penetra, lasciando fuori uno dei suoi semi pronto a intraprendere un altro lungo viaggio, continuando a navigare contro la corrente spaziale finché non trova una nuova terra da fecondare, e così il processo di si ripete.

Quando penetra, perde le sue funzioni vitali, si libera della sua pelle e del tessuto muscolare, e del deposito del suo scheletro. Il suo viaggio si ferma qui consegnando il suo pacchetto genetico caratterizzato da molti semi/arte, semi/cultura, semi/musicali all’interno della struttura dove potranno svilupparsi e crescere. Il concetto di forma organica evoca un incubatore di opere che feconda gli spazi che il Farm Cultural Seeder occupa. Lo spazio è configurato come una struttura ossea porosa che comunica e assorbe il contesto. Il progetto si configura come un contenitore di opere, musica, e comunicazione. Un unico grande spazio racchiuso da un reticolo organico irregolare con molteplici funzioni che si succederanno col passare del tempo.

Il padiglione si estende su una superficie di 50 metri quadrati ed è stato progettato per contenere circa 30 persone. La struttura tubolare è costante e misura 0,70 m in modo da garantire la corretta statica.